A seguito di segnalazioni ricevute da parte di diverse Imprese Associate in merito alle modalità da utilizzare in fase di gara per comprovare, ai sensi delle norme di legge, l’equivalenza delle tutele economiche e normative in caso di applicazione di CCNL diverso da quello indicato dalla stazione appaltante, informiamo che abbiamo ritenuto opportuno approfondire l’argomento con i rappresentati del Comune di Genova e della Città Metropolitana.
Premettiamo, innanzitutto, che, sulla scorta della proficua interlocuzione in essere con tali committenze, nei relativi bandi relativi ad opere edili viene indicato quale contratto di riferimento (“leader”) il CCNL Edilizia Industria stipulato da Ance con le OSL (codice CNEL F012) ; pertanto le imprese di costruzioni che applicano tale CCNL, non devono dichiarare l’equivalenza delle tutele, mentre le imprese che non applicano il predetto Contratto sono tenute a farlo, indicando gli specifici articoli del diverso CCNL applicato rilevanti ai fini di tale equivalenza, la cui verifica viene poi effettuata a cura della stazione committente.
Inoltre, in merito alla dichiarazione da rendere per indicare gli impegni che l’operatore economico assume ai sensi dell’articolo 102 lettera B) del D. Lgs. n. 36/2023, evidenziamo che il Comune di Genova non richiede alle imprese edili che applicano Il CNEL F012 alcun impegno aggiuntivo rispetto a quanto previsto dalla normativa, mentre la Città Metropolitana chiede all’impresa aggiudicataria che non applica il CNEL F012 una dichiarazione che confermi gli impegni di cui alla già menzionata lettera B) dell’articolo 102 del Codice Appalti Pubblici, , ossia garantire l’applicazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali di settore, nonché garantire le stesse tutele economiche e normative per i lavoratori in subappalto.
Per ogni eventuale occorrenza, segnaliamo che il Servizio Sindacale (Avv. Luigi Masini) ed il Servizio Legislazione OO.PP. dell’Associazione (Dott.ssa Paola Rebagliati) restano a diposizione delle Imprese Associate.
